Nella lingua italiane di oggi, specialmente in quella di tutti i giorni, esistono una montagna di vocaboli inglesi che usiamo quotidianamente per indicare oggetti o attività. Non ci riferiamo solamente a quelle parole che abbiamo importato in tempi recenti, soprattutto riferite al mondo degli affari e del lavoro, della politica o di Internet, per esempio jobs act, exit poll, spin off, mission e vision, meeting, manager, social network, trend, cool, millennials e molte altre ancora. Ci sono infatti anche molte parole che usiamo tutti i giorni senza pensare che la loro origine sia d’Oltremanica o d’Oltreoceano, come film, b-movie, e-mail, killer, boss, leader, sexy, snob e tanti altri.
A proposito di questo, la polemica in corso in Italia sull’utilizzo di parole inglesi in sostituzione di termini che certo non ci mancano è sempre molto viva e dibattuta, ma ci siamo mai fermati a pensare se dall’altra parte accade lo stesso? Quanti vocaboli italiani vengono usati nel paesi anglofoni? Non tutti sanno infatti che gli inglesi usano moltissime parole nostrane nel parlato comune, un po’ perché l’Italia ha un fascino irresistibile, un po’ perché certi vocaboli sono stati importati insieme all’oggetto cui si riferiscono. Accadeva soprattutto nel passato, ma alcuni termini hanno resistito fino a oggi.
Ecco allora una rassegna campanilistica delle 12 parole di origine italiana usate nella lingua inglese, divise per categorie.
Partiamo dal mondo della musica, dove lo scambio tra Italia e Regno Unito è stato particolarmente proficuo, in un senso e nell’altro.
Nella lingua inglese si usano diverse parole italiane, per esempio:
· A cappella, Ballerina, Violoncello, Fantasia, Intermezzo, Maetro, Piano, Soprano, Concerto, Forte, Maestro, Bravo (questa è usata durante gli applausi a teatro come complimento agli artisti, proprio come da noi).
Le parole italiane più utilizzate nella lingua inglese sono per ovvie ragioni più presenti in quegli ambiti dove l’Italia ha esportato tutto il proprio talento, come la cultura artistica ed enogastronomica.
Vediamo quali sono le 12 parole italiane usate in inglese nel mondo dell’arte:
· Cupola, Replica, Terracotta, Villa, Veranda, Chiaroscuro, Belvedere, Rima, Stanza, Canto, Portico, Piazza.
A maggior ragione troviamo moltissimi vocaboli italiani importati nei paesi anglofoni se consideriamo il mondo della cucina e della gastronomia, dove da sempre siamo maestri riconosciuti e molto apprezzati:
· Tortellini, Ravioli, Lasagne, Minestrone, Mozzarella, Pizza, Gnocchi, Gorgonzola, Cappuccino, Antipasto, Bruschetta, Cannelloni
A volte però per puro caso, o per ragioni storiche difficilmente rintracciabili, ci accorgiamo che la lingua inglese utilizza alcune parole di origine italiane anche fuori dai campi di applicazioni più intuitivi e facili da immaginare.
Vediamo altre 12 parole italiane usate nella lingua inglese nei campi più svariati:
· Influenza, Lava, Malaria, Medico, Neutrino, Pellagra, Zebra, Barista, Belladonna, Zero, Costume, Agenda.
Come abbiamo visto, anche la lingua inglese usa tantissime parole di origine italiana, anche in riferimento a termini non immediatamente attribuibili alla nostra storia o cultura.
Forse per quanto riguarda alcuni casi dovremmo cominciare a considerare tutto questo come un arricchimento reciproco, un vero e proprio scambio culturale, più che un’invasione linguistica.